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Stefano La malfa

Stefano La Malfa

Molti mi conoscono col nome di "Stefano 61". Pubblico con gioia le poesie in questo Sito dal 2008, affrontando varie tematiche delicate che hanno riscosso sinceri apprezzamenti da parte degli altri autori, dando così sfogo alla mia vena poetica che ho sin da ragazzo. Altre passioni che coltivo sono ... (continua)


La sua poesia preferita:
A chi la fà l'aspetti
Abbandonato da figli e nipotini
troppo indaffarati a perder il loro tempo,
rivivo nel silenzio della mente
le pagine della mia lunga vita.

Il primo bacio che detti a Margherita
che sigillò il mio amore fino alla sua fine,
rendendomi ancor...  leggi...

Nell'albo d'oro:
Dove l’acqua era pura
In viali ombrosi cinguettano vite,
che fanno danzare più lesti
i miei passi curiosi e furtivi.
Fra un fusto e una siepe rallegra il mio viso;
l’aurora m’appare improvvisa
di un giorno che spero felice.
Pian piano i raggi cocenti rallentano i...  leggi...

Aromi della Vucciria
Pennellate d'odori forti e sopraffini
inebriano folle brulicanti e vaghe,
nel mosaico di bancarelle variopinte
cercano delizie d'ogni tipo.

Caroselli di massaie d'ogni aspetto
scelgono il meglio di buon mattino,
la solita litiga col venditor...  leggi...

Canto di una Sirena
Spumeggianti gocce di salsedine
dissolvono le orme dei miei passi incerti;
cerco rimembranze di quei giorni lieti
tra le anse dei tuoi bianchi sorrisi.

Quì incontrai la mia dolce Sirena
che risvegliò i battiti della mia vita;
mille baci al sale mi...  leggi...

Il pianto degli innocenti
Tra verdi palme
di esotici lidi,
cerchi felicità effimere
per appagar
il tuo egoismo puro.

Uno stormo di gabbiani
fa da cornice
a un mare troppo azzurro
che t'inonda il viso
in questo falso paradiso.

Girandole di vestiti,
oggetti e...  leggi...

Prigioniero d'amore
Battiti all'unisono
rimbombano nei nostri cuori.

Mani irrefrenabili
si cercano
per abbracci vorticosi.

Sensi stremati
chiedono tregua invano.

Prigionieri del nostro amore,
inseparabili complici,
schiavi l'un dell'altro.

Abbiamo...  leggi...

Grido d'amore
Stringi la mia mano
e non lasciarla più,
vola con me nel vento
sopra sogni irrealizzati.

Accarezza la luna
che abbiamo ammirato insieme
nelle notti stellate
nudi dei nostri corpi.

Custodisci
nel cuor ancora,
il mio respiro...  leggi...

Promessa d'amore
Imparai ad amare con te
stella del firmamento.
Tremai...
Quando i miei occhi
incontrarono i tuoi
in quella corsa verso il sole.

S'accese in me
una fiamma
che oggi
arde impetuosa.

Si ribellarono
i miei sensi
avidi della tua...  leggi...

Dammi la tua mano
Perdutamente innamorato,
sento d'amarti sempre di più
e quando mi guarderai negli occhi,
troverai la forza d'amare
perché il tuo amore
è coperto dal mio.

Non parlare,
non dir niente,
ho capito molte cose
o forse...  leggi...

Stefano La Malfa

Stefano La Malfa
 Le sue poesie

La sua poesia preferita:
 
A chi la fà l'aspetti (26/03/2011)

La prima poesia pubblicata:
 
Dammi la tua mano (12/10/2008)

L'ultima poesia pubblicata:
 
Ho visto l’inferno (26/07/2023)

Stefano La Malfa vi propone:
 Prigioniero d'amore (27/09/2009)
 Grido d'amore (05/07/2009)
 Dammi la tua mano (12/10/2008)

La poesia più letta:
 
Con te toccherò il cielo (04/11/2012, 17389 letture)

Stefano La Malfa ha 8 poesie nell'Albo d'oro.

Leggi la biografia di Stefano La Malfa!

Leggi i 193 commenti di Stefano La Malfa


Leggi i racconti di Stefano La Malfa

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Questa poesia è pubblicata anche nel sito RimeScelte

Stefano La Malfa

Poesia a tema sull'argomento 'La magia di un paesaggio '

Dove l’acqua era pura Natura
In viali ombrosi cinguettano vite,
che fanno danzare più lesti
i miei passi curiosi e furtivi.
Fra un fusto e una siepe rallegra il mio viso;
l’aurora m’appare improvvisa
di un giorno che spero felice.
Pian piano i raggi cocenti rallentano i passi,
la gola reclama una tregua all’arsura;
la sazierò in quell’ultima fontana laggiù
dove un tempo l’acqua era pura.
Chissà se ancor’oggi scroscia fresca e copiosa
a dissetar stanchi viandanti o è in bella mostra
muta, sporca, arida, colma di spazzatura...
Non hanno capito che con la sua limpida acqua le nostre mamme
ci lavavano il viso, i panni e preparavan minestre
per sfamar monelli che oggi si fanno chiamare: Dottori!
e se ora abbiamo il superfluo lo dobbiamo a questa fontana
tappata, stuprata, derisa come il nostro stupido orgoglio,
ferito perché l’abbiamo pian piano lasciata morire di sete
e invece lei con la sua ultima goccia mi ha salvato oggi la vita.


Stefano La Malfa 09/03/2013 23:23| 1| 3926|

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.


 
Commenti sulla poesia Commenti di altri autori:

«Narrazione, in prosa, sul ricordo dell’acqua, come liquido da rivalutare, su cui l’autore ha espresso importanti e veritiere considerazioni.
Un testo da far leggere, per sensibilizzare i comportamenti egoistici di parecchia gente, la quale da per scontato tutto quanto venga preteso, nella vita, da Madre Natura, senza comprenderne neanche il gusto e il dono di ciò che a loro viene elargito, gratuitamente. Osservazioni condivise, in un’opera didascalica!»
Galante Arcangelo (12/04/2018) Modifica questo commento

La bacheca della poesia:

smiley Sicuramente un testo da apprezzare. Complimenti! (Galante Arcangelo)


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Bianche zagarelle
Lacrime bugiarde
Gocce di vita
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Dove l’acqua era pura
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Gocce di una sera
Canto di una Sirena
Brividi d'autunno
Una nuova alba
Gocce di primavera
Fuga dalla notte
Melodie d'autunno
Pofumi di rose
Mosaici
Pianto di un gabbiano
O caro amico sole
La triste stagione

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Stefano La Malfa
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